Aprile 2020. Casa. Il dono
Una poesia da questi giorni di quarantena scritta dalla nostra transitioner Chiara.
Aprile 2020. Casa. Il dono Che bello quel tuo viola glicine con una punta di blu. E che bello il bianco dei ciliegi il ronzio delle api il profumo del lillà. Ovunque la natura è in festa. Chiamano i caprioli a gran voce cantano gli uccelli nascono creature. Vi è un gran brulicare d'insetti e poi sole caldo vento. Verrà la pioggia dicono. Il mondo nostro mondo misterioso mondo umano riparte presto dicono. Si è fermato, dicono inceppata la macchina. State a casa, dicono tutti a casa. Fermi. A casa mia il mondo non è fermo. Ogni giorno un germoglio nuovo osservo. I gattini aprono gli occhi - Mi riconoscono? Alberi in fiore gemme diventano foglie. Erba alta un mare che ondeggia sole che inonda. Oggi mi pare ogni cosa dà il meglio di sé. C'è un gran prodigarsi di colori e profumi. Qua son tutti indaffarati altro che fermi! E se così fosse anche per noi? In fondo non siamo altro da ciò che osservo trovo in me lo stesso slancio d'idee gran rumore di preparativi. E se fosse così per noi, anche? Oggi mi pare ogni cosa dà il meglio di sé. Affinché ci siano frutti e figli. Tutto comincia così da un seme che si schiude da una gemma che si apre. Forse è così anche per noi. Forse possiamo dare il meglio di noi punto. Tutto il resto non serve. Forse eran tutte distrazioni forse le idee che nascono oggi le poche cose che mancano davvero son quelle, forse che produrranno i frutti più dolci. Forse ci siam confusi abbiam cercato a lungo a lungo ci siamo interrogati e affannati, spiegati anche un po' persi a volte. Ma forse possiamo dare il meglio di noi punto. Tra poco rimettono in moto la macchina dicono. Sarà nuova di zecca. Ma io non ci credo. Credo al glicine però ai ciliegi a mamma gatta ed al lillà. Ho fiducia nelle api e nelle persone, quelle che ti guardano negli occhi. Nella macchina no non ho fiducia ci si entra in pochi in una macchina cinque, otto al massimo quando la macchina è un furgone. Meglio andare a pedi. Il sentiero è largo c' è posto per tutti. Si vedono colori e si sentono i profumi e s' incontrano le persone di quelle che ti guardano negli occhi. Rimettono in moto la macchina. Tutto è quasi pronto, dicono. Anch io sono pronta. E forse andrò a piedi.
Chiara Magnelli