Rifiuti; sono necessari gli impianti?

Una serie di articoli per Rifiuti Zero in Valdisieve

Quando si parla di “impianti” per il trattamento o lo smaltimento dei rifiuti ci si riferisce a varie tipologie degli stessi, non solo  ai costosi,  poco salutari e ormai vecchi e obsoleti  inceneritori. Sarebbe fondamentale, per esempio, incrementare la creazione di impianti di compostaggio, visto che una grossa frazione dei rifiuti urbani è costituita dall’organico. I rifiuti indifferenziati sono attualmente  trattati con i selettori o i TMB (Trattamento Meccanico Biologico) che, nel selezionare questi flussi per la discarica o l’incenerimento, recuperano anche piccole quantità di materiali. Nella PROPOSTA DI PIANO REGIONALE PER UNA TOSCANA RIFIUTI ZERO Zero Waste Italy suggerisce di aggiornare la rete di questi impianti presenti in Toscana, migliorando, con opportune integrazioni e nuove tecnologie, a costi relativamente bassi, la loro capacità di intercettare ulteriori  quantità di carta, cartone, metalli e plastica, trasformandoli in “fabbriche di materiali”. E’ anche ormai possibile, sia per lo sviluppo di nuove tecnologie,  sia per l’entrata in vigore di nuove normative, recuperare anche i pannolini e i pannoloni, che costituiscono circa il 25 % del rifiuto indifferenziato e sarebbe auspicabile la loro diffusione.

La pianificazione degli impianti è di competenza della Regione, che, se vuole, può evolvere lo “smaltimento” in “recupero di materia”, e molto possono fare anche le amministrazioni locali, principalmente organizzando le raccolte Porta a Porta, che diminuiscono fortemente la frazione indifferenziata. Nella sua delibera Rifiuti Zero il Comune di Pontassieve si è anche impegnato a incentivare il compostaggio domestico, obiettivo quasi obbligato dalla distribuzione di una grossa parte della popolazione in abitazioni con giardini e spazi esterni che ben si prestano alla gestione di una compostiera domestica.

Organizzare una buona raccolta differenziata nel comune  e sostenere le buone pratiche anche a livello regionale e nazionale ci permetterà, non solo di uscire  dal “problema” rifiuti, ma di trasformarlo in  una grande opportunità per il nostro Paese.