La gestione dei rifiuti in Valdisieve

Capire come funziona il mondo dei rifiuti non è facile. Portiamo il nostro sacco al cassonetto o vediamo arrivare il camioncino dell’AER, magari senza sapere che fine fa tutta quella massa di roba. Sappiamo che quello dei rifiuti è un grosso problema che contribuisce al disastro ambientale. Ma come risolverlo?  Proponiamo qui un piccolo prontuario di domande che spesso le persone si fanno e proviamo a dare qualche risposta.

La gestione di Rifiuti è quel complesso di operazioni mediante le quali, tutti gli scarti, domestici o derivanti dalle attività economiche, vengono raccolti, separati, trattati e avviati al riciclo o allo smaltimento.

Chi svolge il servizio di raccolta?

In Valdisieve il servizio di raccolta rifiuti viene effettuato da AER SPA. Un piccolo gestore che raccoglie i comuni di Pontassieve, Rufina, Dicomano, Londa, San Godenzo, Pelago e Reggello. AER rappresenta un’eccezione nel panorama toscano. La Toscana infatti, per la gestione dei servizi,  ha suddiviso il suo territorio in tre Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) e ha stabilito che ogni Ambito abbia un suo Gestore Unico. 

Questi sono gli ATO e i relativi gestori:

  • ATO Toscana Centro, Gestore: ALIA, interamente pubblico (noi facciamo parte di questo ATO)
  • ATO Toscana Sud, Gestore: SEI TOSCANA, società mista pubblico e privato
  • ATO Toscana Costa, Gestore: Retiambiente, interamente pubblico
Perché La Valdisieve fa eccezione?

Alcuni anni fa la società AER, che era formata solo da alcuni comuni della Valdisieve e del Valdarno, incorporò, tramite un bando pubblico, un socio privato (Valdisieve s.c.a.r.l.). Questo le consentì di godere di una salvaguardia che le permetteva di non confluire nel gestore unico, fino al 2030. In seguito alcuni comuni sono usciti da AER (Rignano sull’Arno, Figline e Incisa Valdarno, e si sono uniti al gestore unico ALIA). Tramite alcuni passaggi le quote del socio privato sono adesso detenute da SEI Toscana.

Sarebbe più vantaggioso entrare in un gestore unico?

Il gestore unico del nostro ATO è ALIA, una società formata da un consorzio di comuni. E’ un consorzio molto grande. Se sia più o meno vantaggioso entrarvi è questione controversa.

Vantaggi

  • possibilità di economia di scala
  • protezione da possibili shock di mercato grazie a una compagine più estesa
  • maggiore capacità di investimento e innovazione

Svantaggi:

  • minore capacità decisionale dei nostri piccoli comuni all’interno di una grande azienda
  • minore vicinanza ai bisogni dei singoli comuni e ai cittadini
  • minore possibilità dei cittadini di incidere nelle scelte e di esercitare il controllo  
Come viene effettuata la raccolta in Valdisieve?

Purtroppo non abbiamo un unico sistema di raccolta, uniformato per tutti i comuni della valle. Alcuni comuni adottano il porta a porta (PaP) altri la raccolta a cassonetto stradale. Questa disparità di sistemi disperde le energie ed è poco efficiente.

Quale sistema sarebbe auspicabile applicare?

Per Valdisieve in Transizione, che sostiene la strategia Rifiuti Zero, il sistema che garantisce migliori risultati sul piano ambientale ed economico è il PaP. E’ un sistema che permette:

  • di effettuare una raccolta pulita e omogenea, che consente di ottenere buoni ricavi dalla vendita dei singoli materiali. (vedi paragrafo: Dove finiscono i materiali raccolti in modo differenziato?
  • di realizzare dei risparmi sui costi smaltimento della frazione indifferenziata: infatti con il controllo stretto di cui sopra, diminuisce molto la parte che i cittadini conferiscono in modo indifferenziato, che ha alti costi di smaltimento
  • di risparmiare molti rifiuti all’incenerimento, che ha anche alti costi ambientali e reca danni alla salute umana 
  • di responsabilizzare la comunità e renderla più consapevole
Quanti rifiuti produciamo in Valdisieve?

Nelle tabelle si possono osservare i quantitativi di rifiuti prodotti e i sistemi di raccolta in alcuni centri abitati in cui Valdisieve in Transizione é presente. Si può notare che dove si adotta il sistema di PaP e di tariffazione puntuale le percentuali di RD sono molto più alte, come sono significativamente più basse le quantità di rifiuto indifferenziato prodotto.

Produzione di Rifiuti (dati ISPRA 2018)

abitantiRD tTot RU tRD(%)RD procapite kgRU procapite kgRUR procapite kg*
LONDA1.911702,623783,74389,65367,67410,1242,45
PELAGO7.7112.964,4174.332,14268,43384,44561,81177,37
PONTASSIEVE20.6897.668,35710.554,41672,66370,65510,15139,5
RUFINA7.1822.944,2293.332,71788,34409,95464,0454,09

*calcolato sulla base dei degli altri dati in tabella, n.d.r.

Sistemi di raccolta

LONDAPAP e tariffa puntuale su tutto il territorio
PELAGO Cassonetto stradale e chiavetta
PONTASSIEVECassonetto stradale e chiavetta; Montebonello PAP
RUFINA PAP e tariffa puntuale su tutto il territorio
Cosa significa tariffazione puntuale?

Significa che gli utenti pagano in relazione a quanti rifiuti producono. Esistono molti sistemi di tariffazione puntuale. I più efficaci sono quelli che stabiliscono una relazione diretta tra rifiuto prodotto e tassa da pagare, come quella che viene applicata da Consorzio Contarina di Treviso. Nei nostri comuni sono stati semplicemente stabiliti degli sconti, sulla quota variabile della TARI, per quegli utenti che non superano un certo numero di conferimenti del rifiuto indifferenziato. Ci sono poi degli sconti per chi utilizza una compostiera.

Dove finiscono i materiali ottenuti dalla Raccolta Differenziata (RD)?

AER, come molto altri gestori, conferisce i materiali raccolti in modo differenziato a impianti di separazione e riciclo aderenti al CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) e ai  suoi vari consorzi di filiera, come: COREPLA (Consorzio Nazionale per la Raccolta il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi di Plastica) COMIECO (Consorzio per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica) COREVE (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Vetro), e tutti gli altri consorzi che si occupano ognuno di un  tipo di imballaggio. Ogni partita viene pagata a un prezzo che può variare secondo le oscillazioni del mercato, e soprattutto a seconda della qualità. Per esempio, una partita di vetro che contiene del cristallo non vale più nulla: il cristallo, anche in piccole quantità, rovina il processo di riciclo del vetro

Dove finisce l’organico, cioè la Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (FORSU)?

L’organico raccolto in modo differenziato viene trasferito a impianti di compostaggio. Quelli più vicini a noi, Faltona e Terranuova Bracciolini, stanno attraversando un momento di difficoltà, quindi il nostro organico sta andando in Veneto. Dal conferimento dell’organico non si ottengono ricavi, ma bisogna invece pagare una tariffa di conferimento all’impianto. Sarebbe quindi importante sviluppare al massimo il compostaggio domestico e di comunità. Con il nostro organico viene prodotto ammendante, cioè un terriccio che viene usato come base per la produzione di fertilizzanti o per dare corpo ai terreni o come riempitivo. Ha tanto più valore quanto meno contiene impurità, come piccoli pezzetti di plastica, vetro o altro, che possono essere sfuggiti alla fase di separazione.

Dove finisce il Rifiuto Urbano Residuo (RUR) o indifferenziato?

L’indifferenziato viene in genere trattato in un TMB, cioè un impianto di Trattamento Biologico Meccanico. Qui viene ulteriormente separato. Ci sono vari tipi di TMB che hanno capacità di selezione più o meno raffinata. Il nostro indifferenziato va in genere all’impianto di Terranuova Bracciolini, dove viene recuperata ulteriore frazione organica e i metalli ancora presenti. Tutto il resto viene avviato a stabilizzazione per essere conferito in discarica o a creare il CSS (Combustibile Solido Secondario), la cui fine è l’incenerimento.

Quali sono le normative?

Sono troppe e troppo complesse per parlarne qui. Possiamo dire che c’è una cornice generale di Direttive e Regolamenti europei, ci sono poi le normative dello Stato. La Regione stabilisce un Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti e Bonifiche (PRB) , infine i singoli comuni elaborano i loro Regolamenti. Nel luglio 2018 è stato approvato dalla Commissione Europea il Pacchetto per l’Economia Circolare i cui principi dovranno essere adottati dai vari stati dell’Unione.

Quindi tutto torna e tutto va bene?

No, non tutto va bene. La gestione dei rifiuti è un campo molto complesso fatto di tante e complicate variabili, un labirinto di regolamenti e tantissime insidie, si presta anche facilmente a speculazioni, abusi e anche a infiltrazioni malavitose. Anche quando questo non succede i rifiuti sono un affare molto lucroso, per di più garantito dalle TARI pagate dai cittadini, e possono attirare vari tipi di appetiti. I regolamenti attuali, che derivano dalla Riforma Ronchi del 1998, hanno stabilito una cornice normativa importante che ha molti aspetti positivi, ma che andrebbe attualizzata con una chiara e decisa tendenza all’azzeramento dei rifiuti. Ci sono poi continue spinte, da parte di varie lobby, anche travestite in vario modo di verde, alla costruzione di nuovi inceneritori. Queste non hanno interesse alla riduzione dei rifiuti ma a un loro incremento.

In Italia ci sono situazioni molto peggiori di quella esistente in Valdisieve, ma ce ne sono altre molto più virtuose, alle quali ci dobbiamo ispirare.

Cosa possiamo fare noi?

Come cittadini possiamo 

  • opporci in ogni situazione alla costruzione di nuovi inceneritori e adoperarsi per la chiusura di quelli esistenti 
  • chiedere con decisione ai nostri amministratori di adottare delibere Rifiuti Zero che li impegnino a perseguire obiettivi di riduzione dei rifiuti 
  • seguire e supportare ogni azione che spinga i nostri governanti a prendere i provvedimenti descritti nella Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero, in particolare tutto quanto è correlato con la riprogettazione di quegli oggetti e imballaggi che non possono essere riusati e riciclati
  • fare scrupolosamente la RD
  • adottare tutti i comportamenti che tendono alla riduzione dei rifiuti, anche quando facciamo acquisti.
Cosa fa Valdisieve in Transizione?

Valdisieve in Transizione

  • è contrario alla costruzione di inceneritori e supporta tutti i movimenti che vi si oppongono
  • ha proposto e perseguito con decisione l’adesione del Comune di Pontassieve alla strategia Rifiuti Zero
  • parteciperà all’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Pontassieve (leggi qui
  • ha costituito un Centro di Riuso, tassello fondamentale della strategia RZ, a Londa, insieme all’associazione “Il Sicomoro”
  • all’interno del suo progetto “Re-conomia” ha inserito requisiti di adesione relativi alla riduzione dei rifiuti
  • persegue e diffonde stili di vita che comportano scarsa o nulla produzione di rifiuti
  • partecipa e segue costantemente il lavoro della Rete nazionale Rifiuti Zero, Zero Waste Italy, Zero Waste Europe e il centro di Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, che con i loro esperti supportano tutte le azioni sul territorio.
  • supporta la presenza della Rete Nazionale Rifiuti Zero nell’Osservatorio Rifiuti Zero del Comune di Pontassieve.

Attivisti di Valdisieve in Transizione hanno, in passato:

  • sostenuto il movimento di opposizione all’Inceneritore di Selvapiana, vincendo la battaglia 
  • contribuito all’adozione della Delibera RZ da parte del Comune di Londa
  • organizzato un grande numero di incontri in Valdisieve a cui sono intervenuti i maggiori esperti di gestione virtuosa dei rifiuti.
Come possiamo saperne di più?

Seguendo i siti delle Rete Rifiuti Zero e leggendo alcuni libri. Di seguito un elenco:

Libri:
  • Rossano Ercolini, Non bruciamoci il futuro, Garzanti, 2014
  • Rossano Ercolini, Rifiuti Zero, Baldini e Castoldi, 2018
  • Paul Connet, Rifiuti Zero, una rivoluzione in corso, Dissensi, 2012
  • Roberto Cavallo, Dieci Azioni per Rifiuti Zero, Edizioni Ambiente, 2013
  • Roberto Cavallo, Meno 100 Chili, Edizioni Ambiente, 2013
  • Edo Ronchi e AA. VV., La Riforma dei Rifiuti, Edizioni Ambiente, 2017
Film:
  • Immondezza, di Mimmo Calopresti
  • Meno 100 Chili, di Emanuele Caruso
  • Trashed, di Candida Brady, con Jeremy Irons