Accoglienza: un lavoro di rete.

Un lavoro di rete. Non solo la rete che ANG (Accoglienza Non Governativa) è riuscita a metter su in poco più di un anno di collaborazione tra 16 enti no profit dell’area metropolitana di Firenze, ma anche la nostra piccola grande rete locale, stimolata da un piccolo gruppo di persone che in pochi giorni ha organizzato un evento che, al di là della scarsa fortuna meteorologica, ha saputo mettere insieme diverse entità del territorio sotto l’ombrello della parola Accoglienza.

Giovedì 24 settembre si è svolta infatti, durante il consueto Mercato in Transizione in piazza XIV Martiri a Pontassieve, la riedizione della Giornata dell’Accoglienza che era stata programmata e poi annullata a fine febbraio 2020, tra i sentori del lockdown e una tempesta inclemente.

Stavolta la collaborazione tra Valdisieve in Transizione ed il progetto Radici Umane è riuscita a portare in piazza anche diverse associazioni che operano nel territorio, mostrando la bella rete interculturale e un instancabile lavoro a sostegno dell’inclusione sociale contro l’emarginazione.

Nel video, realizzato da Lorenzo Ci, scorrono anche le immagini degli orti di Pomino (Rufina), dove l’associazione Le C.A.S.E. ha dato vita al progetto Radici Umane, partendo dall’accoglienza abitativa di giovani migranti africani, creando poi opportunità di lavoro equo e accoglienza solidale attraverso un’agricoltura sana per le persone e rispettosa dell’ambiente.

Insieme ai volti e alle voci del mercato, hanno dato il loro contributo Olivia Scotti della cooperativa CAT di Firenze e l’assessore del Comune di Pontassieve Jacopo Bencini, connotando la parola accoglienza di significati più ampi e trasversali, propri di una società dalle maglie larghe e interconnesse, in cui Valdisieve in Transizione si conferma movimento umano capace di alimentare le trame urbane e periferiche.

Queste le tre realtà che hanno accettato con entusiasmo di partecipare all’evento: Il Comitato in Bianco e Nero, con alcune creazioni sartoriali realizzate con stoffe africane, i cui proventi sono interamente devoluti alla Missione del Distretto Sanitario di Nhacra Teda, Guinea Bissau; Kirikuci, un collettivo di persone provenienti da ogni parte del mondo, accomunate dalla passione per la sartoria, dalla voglia di creare insieme e di costruire alternative economiche sostenibili; l’associazione Tessere Culture, che si occupa di intercultura e facilitazione dell’italiano come lingua seconda, promuovendo corsi per adulti migranti e laboratori di vario genere per giovani e bambini nelle scuole.

Un ringraziamento particolare a Youssouf Traore e al suo affezionato gruppo di musicisti.

L’iniziativa è stata finanziata dalla Regione Toscana all’interno del bando per la coesione sociale, nato in contrapposizione alla stretta governativa data nel 2019 dal Decreto Salvini sull’immigrazione.