Distillato di fratellanza al tavolo 3, grazie!

Dal dicembre 2017 a Rignano Sull’Arno c’è un posto meraviglioso: al pranzo di giovedi una mensa gratuita per tutti, veramente tutti, in cui tutti sono invitati ad entrare. Incredibile eh?

Tutti possono entare e gioire di una dolce accoglienza, mai invadente, di menù deliziosi e di una convivialità, una fraterna leggera solidarietà che passa dal presentarsi o passarsi il sale per andare, se uno vuole, verso il fiorire di amicizie e mutuo soccorso. Ci vanno davvero le persone più diverse, per genere, religione, lingua, colore della pelle, età, ceto socio-economico e quant’altro fa brillare ognuno della sua unicità. Le scuole e le autonomie abitative per persone con disabilità saltuariamente partecipano in gruppo.

Non è carità e nemmeno elemosina, attenzione, il messaggio umile e profondissimo è di fratellanza, di abbattimento radicale seppur silenzioso di ogni discriminazione e ingiustizia, anche verso la vita tutta poiché in gran parte le materie prime sono offerte dai piccoli commercianti, evitando lo spreco alimentare. Solidarietà: diocesi, parrocchia e BCC  del paese hanno permesso di avere una cucina a norma, decine di volontari fanno cucina, recupero e servizio, il Comune ha sempre partecipato con dei soldi per comprare una parte delle materie prime, ad oggi le fornisce direttamente.

Per chi lo richiede offrono anche sacchetti con pasti da portar via, o vengono consegnati a domicilio, in casi particolari. Recentemente questa mensa si è unita anche per i pacchi del Banco Alimentare,  a La Formica (una onlus radicata da decenni sul territorio che raccoglie e rivende usato a scopi di beneficenza, oltre a fornire diversi servizi socio-culturali rivolti ad un’inclusione capillare ), in periodo di pandemia varie associazioni in più si occupano delle consegne su tutto il territorio comunale alle famiglie in difficoltà, aumentate moltissimo.

Un altro accorgimento di importante sensibilità è quello di aver previsto una strisciolina di carta, per non sprecare, con cui si prendono gli ordini e si può barrare su un simbolino, valido dunque anche per eventuali presenze che non conoscono la nostra lingua, gluten-free, vegetariano o senza maiale. Accoglienza. Proprio dal profondo dell’anima. Grazie di cuore, allora, evidentemente, un mondo migliore è possibile.

Giulia Gatteschi

Abbiamo sentito la mensa per un aggiornamento su come stanno operando in questo momento di crisi sanitaria, ecco il loro messaggio:

Per quanto riguarda la mensa con l’arrivo della pandemia abbiamo dovuto sospendere la preparazione di pasti caldi ( troppo complicato fare ruotare cinquanta volontari nello stesso ambiente, difficoltà degli utenti a muoversi liberamente) e ci siamo messi ad organizzare la consegna di generi alimentari al domicilio di quanti frequentavano la mensa, cosa che in parte facevamo anche precedentemente quando avevano disponibilità di cibo.
Siamo stati interpellati dal Comune se potevamo svolgere la stessa attività anche nei confronti di alcune famiglie in carico al servizio sociale, soprattutto in attesa della distribuzione dei buoni pasto.
Così da quattro settimane coordiniamo vari gruppi di volontari ( oltre a noi il Banco Alimentare, gli scouts, i Carabinieri in congedo, alcuni militanti del PD) e ogni giovedì distribuiamo diversi pacchi di alimenti a quanti ci segnala il servizio sociale o la parrocchia o anche singoli cittadini che vengono a conoscenza di situazioni di precarietà..
Il Comune ci ha fornito di una buona scorta di generi alimentari di base acquistati direttamente dall’amministrazione a cui abbiamo aggiunto i generi alimentari del Banco, quelli che erano presenti nel nostro magazzino e quanto arriva dalla generosità dei cittadini .
Inoltre anche la Coop e il sindacato CGIL ci stanno aiutando con donazioni.
Possiamo andare avanti così ancora per diverse settimane, poi vedremo, faremo il punto con il Comune e tutti i volontari.
Tra l’altro noi crediamo nella Provvidenza, quindi…