Un frutteto in Permacultura

Un gruppo di persone attive in Valdisieve in Transizione segue un corso di permacultura dalla fine dell’anno passato, coprogettato insieme ad alcuni membri dell’Accademia Italiana di Permacultura, con Fabio Pinzi come tutor. Uno degli obiettivi del corso è quello di utilizzare uno spazio di verde cittadino a Pontassieve per impiantare un frutteto. L’idea nasce come espansione e arricchimento dell’orto Incredible Edible realizzato nei cassoni  vicino al ponte mediceo, dove a luglio scorso furono piantati ortaggi e chi voleva poteva prendersene cura e usufruirne.

La permacultura interviene nel territorio osservandone le caratteristiche fisiche, geografiche e sociali, per poi poter individuare le connessioni di cui il luogo è carente e passare ad azioni concrete di modifica e arricchimento. La resilienza sta alla base del progettare permaculturale, teso a integrare l’esistente, ad apportare relazioni positive e a valorizzare le diversità.

Dopo quasi quattro mesi di interruzione causata dalla pandemia è ripreso sabato 21 giugno il terzo incontro del corso di permacultura: a Pontassieve al parco fluviale il primo giorno, e l’intera giornata di domenica a Tertulia a Vicchio di Mugello. L’osservazione sul posto ha consentito di rilevare le caratteristiche  esistenti, gli elementi che prevalgono in quella striscia di sponda che si estende dall’Arno alla strada di circonvallazione, e che ha come scenario naturale da una parte lo scorrere dell’acqua,  l’altra riva dell’Arno a Rosano e la collina rocciosa, dall’altra la siepe che delimita la strada e l’abitato dei Villini, di cui il parco è prolungamento e integrazione. Nella bella giornata di sole di sabato, c’erano ragazzi a passeggio, signore a conversare sulle panchine, qualcuno a giocare a pallone, genitori che portavano a spasso i bambini; l’area cani poco frequentata a metà pomeriggio. I gruppi di lavoro hanno definito la zonazione, realizzando elaborati che rappresentano graficamente le osservazioni fatte, i punti di forza e quelli critici, ovvero una mappatura di come ad oggi si presenta lo spazio del parco fluviale nei suoi molteplici aspetti.